sabato 8 giugno 2013

Chi pagherà le pensioni nel TLT?

Uno degli argomenti più gettonati da chi rema contro al Territorio Libero di Trieste è quello delle pensioni.
La percentuale di pensionati a Trieste è altissima, molto più alta che non in Italia (questo anche a causa della fortissima emigrazione di popolazione subita da Trieste nel corso dell'amministrazione provvisoria italiana: di nuovo, grazie Italia!)

La vexata questio è, in soldoni: "chi pagherà le pensioni nel TLT?"
Bene, questo argomento è tirato fuori o da chi non ha ben presente di come funzioni il meccanismo delle pensioni in Italia, oppure da chi è in malafede.
Sui secondi non c'è molto da fare: sbugiardiamoli ed ignoriamoli.
Per i primi, vediamo di chiarire le cose.

Sei un pensionato INPS? Percepisci una pensione dall'INPS?

Bene, stai tranquillo: per te non cambierà assolutamente nulla!
Capita abbastanza frequentemente che un italiano, al momento di andare in pensione, decida di andarsene all'estero (o per scappare finalmente da quella gabbia di matti che è l'Italia, oppure semplicemente perché la pensione italiana in italia lo costringerebbe a frugare tra i rifiuti, mentre gli permette di vivere più dignitosamente in altre parti del mondo).
Questo è un caso ben previsto e ben gestito dall'INPS. Semplicemente, invece che andare tu all'estero, sarà l'estero a venire da te... e l'INPS continuerà a corrispondere regolarmente la tua pensione presso la tua banca (che, per quanto riguarda l'INPS, sarà diventata una banca estera: ma non è un problema).
Oppure, se lo preferisci, potrai continuare a farti pagare la pensione in una banca italiana.
oppure fartela pagare in una banca del Territorio Libero di Trieste, già convertita in quella che sarà la valuta locale (forse sarà l'Euro, forse sarà una valuta nuova: la Lira Triestina, Il Tallero, il Boro, la Flica, la Pila... indifferente...)
Ho detto che "per te non cambierà assolutamente nulla"... ma in realtà qualcosa cambierà: in meglio.
La tua pensione infatti non sarà soggetta alle assurde e sproporzionate imposte italiane, ma a quelle del Territorio Libero di Trieste: molto più modeste, e probabilmente anche azzerate sulle pensioni più basse.



Sei in procinto di andare in pensione?

La situazione è un po' più complicata, ma ancora più vantaggiosa.
Partiamo infatti da un principio: uno dei tanti errori di cui il governo italiano è responsabile, nella mala-amministrazione del Territorio Libero di Trieste, è quello di non aver costituito (come avrebbe dovuto) un ente previdenziale autonomo, riservato esclusivamente ai cittadini del TLT. Se lo avesse fatto, tutto sarebbe più semplice... e, soprattutto, tutti i triestini attualmente pensionati godrebbero di pensioni più alte.
Invece il governo italiano ha preferito buttare tutti i contributi nell'enorme calderone dell'INPS, utilizzandoli anche a scopi che nulla hanno a che fare con le pensioni dei triestini.
Quali le possibili soluzioni?

Prima soluzione: viene creato un apposito ente previdenziale per il Territorio Libero di Trieste, e l'INPS rimborsa a questo tutti i contributi pagati dai cittadini del Territorio Libero di Trieste e che non hanno ancora maturato la pensione.
In realtà, anche se appare complicata, è la soluzione più semplice, ragionevole ed immediata.
Il "rimborso" non avverrà in contanti (che l'INPS non ha...), ma attraverso la cessione di una parte del patrimonio immobiliare INPS.
Quindi, l'Ente Previdenziale del TLT diventerà proprietario di una serie di palazzi, sparsi in giro per l'Italia, e saranno questi a garantire le pensioni dei triestini che hanno avuto la disgrazia di lavorare sotto l'amministrazione italiana.
Altro vantaggio: qualunque sia il meccanismo previdenziale che si deciderà di realizzare ed attuare nel TLT, non potrà mai essere cervellotico e sfavorevole come quello italiano. (per dirne una: avete lavorato alcuni anni come commercianti, alcuni anni come co.co.pro., alcuni anni come dipendenti? Bene, in Italia i vostri contributi finiscono in tre "cassetti" differenti, sono praticamente impossibili da cumulare, ed al momento di andare in pensione dovrete decidere: ci vado come dipendente, come commerciante o come co.co.pro.? Se decidete di andarci, per esempio, come dipendente, solo ed esclusivamente i contributi versati come dipendente concorreranno al calcolo della vostra pensione, Gli altri contributi versati come co.co.pro. e commerciante saranno un vostro gentile omaggio all'INPS, e non concorreranno neppure per un centesimo alla vostra pensione.)
Credo che l'italia sia l'unico posto al mondo in cui qualcosa di così folle sia possibile.
Nel TLT invece (come in qualsiasi altro stato del mondo) tutti i contributi versati (o rimborsati dall'INPS) verranno imputati cumulativamente al lavoratore, indifferentemente se li ha versati come dipendente, co.co.pro., commerciante, agente di commercio o che.

Seconda soluzione: l'INPS rimborsa ad ogni singolo lavoratore del TLT la massa di contributi che ha già versato. Poi il singolo lavoratore decide liberamente che farsene:

  • affidarlo all'ente previdenziale del TLT
  • tesaurizzarlo o investirlo privatamente 
  • affidarlo ad un fondo pensione
  • investirlo in immobili, titoli di stato, obbligazioni
  • spenderlo come se non ci fosse un domani (in osteria , al casinò, in viaggi... indifferente)
(Questa tecnica viene adottata talvolta oggi con i lavoratori extracomunitari che, dopo qualche anno di lavoro in Italia, tornano all'estero).

 Lavori da pochi anni, e per te la pensione è solo un lontano miraggio?

Tranquillo: tu, anche se restassi in italia a lavorare fino ad 80 anni, non vedrai MAI una pensione dall'INPS. Con il meccanismo contributivo attuale, l'INPS non sarà MAI in grado di pagare pensioni dignitose tra venti o più anni. Al massimo, riceverai una pensione sociale - indifferentemente quanti contributi tu abbia versato nel corso della tua vita.
Qualsiasi sia il trattamento previdenziale che riceverai nel TLT, non potrà che essere MOLTO migliore di quello che riceveresti in italia.


Dubbi, domande, perplessità?

Scrivetele nei commenti: sono lì apposta.


4 commenti:

  1. e per i pensionati statali (impdap)? vale la stessa cosa?

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  2. Si, vale (circa) lo stesso.
    http://www.inpdap.gov.it/wps/wcm/connect/Internet/internet/quesiti/req_2009-9-30_135

    Unica differenza: non si capisce bene perché, ma se uno mantiene anche la cittadinanza italiana (ovvero, doppia cittadinanza: TLT ed italiana), per le pensioni inpdap pretenderebbero di farti pagare per forza le imposte in Italia.
    Quindi, male che vada, resta tutto assolutamente uguale (ma non c'è il vantaggio della minor imposta). Oppure, in alternativa, si rinuncia alla cittadinanza italiana, si mantiene solo quella del TLT, e (alla faccia della matrigna Italia) si pagano le minori imposte del TLT.

    Altro vantaggio: il problema degli esodati si risolverebbe da solo.

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  3. maledettabarca, adesso come adesso xe difizile dir cosa che sarà con certeza e xe giusto che te gabi presentà un per de scenari e posibili soluzioni...

    la questione dei BORI xe fondamentale perchè senza bori no se vivi!


    la doppia cittadinanza?....devi eser ncora discussa dala Assemblea Costituente e aprovada dal UNSC.

    L'Italia, ma anca la Slovenia e la Croazia, se no xe ncora falide, pagherà le pensioni come le fa regolarmente deso ai citadini del Territorio Libero aventi diritto. senza preoccupazioni de nisun.
    Nel caso in cui uno Stato falisi, allora gli aventi diritto alla pensione verranno pagati dallo Stato del Territorio Libero di Trieste, senza preoccupazioni de nisun.
    Bisogna anca dir che la nazione internazionale di Trieste, popolada da trezentomilamone, xe la nazione delle Nazioni Unide e sostenuta dalla Organizzazione delle Nazioni Unite.... nisun disi che i ne regalerà i bori (ma chi pol dir), ma poderemo aceder a fondi internazionali a bassissimo tasso d'interesse per far ripartir la nostra economia....internazionale.

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  4. Chi per esempio ha lavorato per anni in una delle tante cooperative fallite che non hanno mai pagato i contributi o che ha dovuto arrangiarsi con sussidi comunali e non ha maturato contributi a che età dovrebbe poter andare in pensione con la minima?

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