Così accade che le (poche) persone che frequentano il parlamento e che posseggano ancora l'uso dei propri neuroni, finalmente si accorgono che la provincia di Trieste, rispetto alle altre provincie italiane, ha qualche problemino in più.
A cominciare dal fatto che NON ESISTE, visto che è stata abolita nel 1947 in conseguenza del Trattato di Pace (il territorio della provincia di Trieste andò infatti a costituire la cosiddetta "zona A" del territorio Libero di Trieste).
Nel 1954, allorché all'Italia fu purtroppo affidata la mera amministrazione civile della Zona A del Territorio Libero di Trieste, questa in realtà ne approfittò per ricostituire (in maniera surrettizia, e senza nessun atto costitutivo ufficiale) la ormai defunta provincia di Trieste (che, successivamente, fu incorporata nel 1963 nella neocostituita "regione autonoma Friuli-Venezia Giulia")
Quindi, oggi c'è un ente territoriale, che si definisce "provincia di Trieste", che paga lauti emolumenti a chi ne occupa le inutili poltrone, ma che NON ESISTE, visto che non è mai stata ufficialmente ricostituita! Si tratta di uno zombie istituzionale, dell'ennesimo paradosso amministrativo dovuto solo al fatto che l'Italia con il Territorio Libero di Trieste ha fatto un gioco delle tre carte, barando spudoratamente e varando nel tempo leggi e leggine che, in contraddizione una con l'altra, ha cercato di tamponare e tenere in piedi una situazione insostenibile, in quanto comunque basata sul mancato rispetto dei propri obblighi internazionali.
In questi giorni, il problema è stato sollevato nelle sedi istituzionali dal deputato Aris Prodani (una delle pochissime persone che siedono in Parlamento e che meriti pienamente il titolo di "onorevole"); e, incredibilmente, questo fatto ha avuto eco perfino sulla "stampa locale":
Vedremo cosa riusciranno ad inventarsi questa volta: ricorreranno ad una delle tante favolette che ciclicamente cercano di propinarci da 60 anni (come ad esempio la "tesi Cammarata"), oppure se ne inventeranno qualcuna nuova?