domenica 28 aprile 2013

L'AUSTRIA ERA UN PAESE ORDINATO


Dal preambolo di Vittorio C.R. a "L'AUSTRIA ERA UN PAESE ORDINATO"

C'è un proverbio ligure che dice," in tempo di guerra, piu' bugie che terra" ;forse non è un proverbio ligure, è di tutti; ma nel mio dialetto è detto con parole volgari; fa più effetto. Quando si combatte, non si sa mai contro chi si combatte; il nemico è un fantasma; lo hanno fatto diventare un fantasma grande, potente, pieno di virtù di tutte le specie; oppure piccolo, meschino, trascurabile, pieno di vizi e corruzioni, fragile, da battere in pochi giorni , forse in poche ore.
Noi nella nostra storia ci siamo sempre fabbricati nemici vermi, da schiacciare con un piede; per questo sono state più le volte che le abbiamo prese , che non le volte che le abbiamo date.
Quando sbarcai a Trieste,scoppiavo dalla gioia. La guerra era finita; avevamo vinto; Trieste era nostra; io ero a Trieste ; e avevo gli anni che allora bastava averli per scoppiare dalla gioia ; adesso non basta più niente, per scoppiare dalla gioia.
Dalla natura io ho avuto alcuni regali importanti ; e uno è quello di vedere le cose come se fossero cose semplici ; così nel mio mestiere posso capire quasi subito dove sono , e quello che mi sta' succedendo intorno. Allora facevo un altro mestiere ; facevo il guerriero di mestiere ; ma quello di vedere le cose come se fossero cose semplici era un bel regalo anche facendo quel mestiere.
Dopo qualche giorno che ero sbarcato a Trieste , capii qualcosa che mi fece vergognare fino alle radici dei capelli. Mi sentii ridicolo storicamente ; io non c' entravo , o pochissimo ; non avevo fatto quasi niente per diventare storicamente ridicolo. Noi abbiamo sempre fatto la storia con le canzonette ; e quando uno è dentro una storia che si stava facendo, è come dentro un' epidemia ; è travolto ; la storia o un' epidemia riguarda tutti , nessuno può sottrarsi,
Credevamo non di fare una piccola correzione alla geografia ; ma di portare a Trieste una cesta di primizie di un frutto mai visto da nessuno , mai mangiato da nessuno.
Poi sbarcando a Trieste, avevamo trovato una città con una civiltà molto più moderna della nostra ; e molto più colta, più volenterosa di cultura ; e più dentro l' Europa , più mescolata con essa ; e più fornita di buona educazione; e la buona educazione è una cosa di cui non si parla mai nella storia, come se la storia fosse fatta solo dai maleducati ; invece la buona educazione è molto più importante di altre cose di cui si parla sempre nella storia.
Ci avevano fabbricato un'Austria marcia, pronta a sfasciarsi al primo urto nostro ; governata da un vecchio imbecille, chiamato per dispregio Cecco Beppe.
Avevamo trovato, e distrutto, un'amministrazione della cosa pubblica ammirabile; pedante come le poche amministrazioni pubbliche ammirabili che ci sono al mondo ; scrupolosamente onesta ; scrupolosamente rispettosa del cittadino e dei suoi diritti sociali ; rispettata da tutti appunto per questo , cioè non per paura ma per fiducia e spontanea riverenza; un'amministrazione della giustizia piena di giustizia per tutti ; il pagatore di tasse considerato non un limone da spremere e un delinquente, ma uno che lavora anche per mantenere lo stato ; e ha la sua dignità d' uomo.
In un altro eccellente libro di Carpinteri e Faraguna, c'è una frase che dice tutto che sto dicendo io con molte parole ; e la dice un personaggio del popolo minuto, cioè uno che non aveva niente da perdere a dire un' altra cosa ; e la frase è questa, che "sotto l'Austria guai a scriver storto"
Qui dentro c'è tutto il segreto di quell'Austria che in quella Europa con l'orticaria cronica, era l'ordine costruito come una casa ben costruita ; cioè l' ordine non come idea dei fabbricanti di idee , ma come pratica di vita felicemente raggiunta ; qualcosa come una bella musica suonata bene.E quell'ordine cominciava dallo scrivere ; scrivere pulito e diritto.
Avevamo scoperto che esisteva , cioè era esistito fino allora, una Stato dove genti di numerose nazionalità e lingue e civiltà e religioni diverse convivevano senza amarsi ; ma solidali e concorde.
E quando c'erano i sanguinosi combattimenti, pochi da noi si domandavano com'era quella storia ; un Impero descritto come una vecchia carriola e aveva soldati di razze e civiltà diverse, che combattevano insieme come demoni ; e quando avevano smesso di combattere, era perché avevano l'ordine di smettere ; ed era perché il blocco marittimo aveva costretto le popolazioni al pane K o pane di patate, ai vestiti di carta , agli zoccoli invece della scarpe.

venerdì 26 aprile 2013

D.P.R. 3 dicembre 1948, n. 1630

I burocrati italiani sanno leggere?
Con quello che prendono di stipendio, si dovrebbe presumere di si... e invece probabilmente così non è.

Secondo voi, c'è qualcosa di poco chiaro, o di ambiguo, in questa legge (tuttora vigente) della repubblica italiana (minuscolo deliberato e d'obbligo)?


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 3 dicembre 1948, n. 1630
Approvazione dell'Accordo tra il Governo italiano ed il Comando Militare Britannico e degli Stati Uniti d'America relativo a Trieste, concluso a Roma il 9 marzo 1948. (GU n.47 del 26-2-1949 )
Accordo tra il  Governo  della  Repubblica  italiana  ed  il  Comando Militare Britannico e degli Stati Uniti con funzioni di Governo nella rispettiva zona dei Territorio Libero di Trieste (nel testo  indicato come "il Comando di Zona") per regolare alcune questioni  finanziarie sorgenti dalla esecuzione del Trattato di pace.

  Il Governo della Repubblica italiana ed il Comando di Zona desiderando dare  esecuzione  alle  clausole  del  Trattato  di  pace firmato a Parigi il 10  febbraio  1947  tra  le  Potenze  Alleate  ed Associate, da una parte, e l'Italia, dall'altra parte,
    - premesso che detto Trattato e' entrato in vigore il 15 settembre 1947: e
    - considerato che, ai sensi dell'art. 21, da tale data si è costituito il Territorio Libero di Trieste ed è entrato in vigore lo strumento relativo ai regime provvisorio, di cui all'allegato VII del medesimo Trattato: e
    - considerato che, ai sensi dell'art. 1 di tale allegato, fino all'assunzione dei poteri da parte  del  Governatore,  il  Territorio Libero  continuerà ad  essere amministrato dai  Comandi  Militari Alleati, entro le rispettive Zone di competenza;
    - vista la richiesta da parte del Comando di Zona relativa all'applicazione dell'art. 11 di detto allegato  in  base  al  quale, fino a quando non venga stabilito per il Territorio Libero un  regime monetario  separato,  l'Italia  fornirà   gli   strumenti   monetari necessari; 

ecc. ecc.

Quindi, per cortesia, cari miopi burocrati italiani, smettetela di balbettare scuse del tipo "il Territorio Libero di Trieste non è mai stato costituito", "lo statuto provvisorio non è mai entrato in vigore", e puttanate del genere. Ci fate solo brutta figura, perché (anche senza ricorrere ai trattati internazionali) a smentirvi è una legge del VOSTRO stato.

Però, si sa: non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, e non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere. E, aggiungo io: non c'è peggior imbecille di chi non vuol capire.

Per chi si volesse prendersi la briga di leggere tutta la legge:

http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.del.presidente.della.repubblica:1948-12-03;1630!vig=

lunedì 15 aprile 2013

motivi per cui Trieste deve essere grata all'Italia - 2 - il mercato del lavoro

"la madre arriva, i figli partono".

Dal 1954 al 1961 circa 20.000 (ventimila!) triestini - ovvero il 10% della popolazione, abbandonò Trieste emigrando soprattutto in l'Australia.


martedì 9 aprile 2013

Il caso di Giovanna Drassich: poteva una persona già deceduta guidare il corteo del 5 maggio 1945 ?

Foro Ulpiano il 3 maggio 1945: i nazisti si sono arresi il giorno prima.


La disinvoltura con cui a Trieste gli ambienti della destra filo-italiana ricostruiscono fatti del 1945, commettendo autentici falsi storici, ha dell’incredibile.
Sulla lapide dedicata in via Imbriani ai manifestanti per l' “italianità di Trieste”, uccisi nel corso di una manifestazione il 5 maggio 1945 dalle truppe jugoslave c' è il nome di una signora, medaglia d'oro per l' “italianità di Trieste”. Si tratta di Giovanna Drassich così descritta dal sito dedicato ai “Caduti e dispersi della Repubblica Sociale Italiana” : Drassich Giovanna, civile, domestica, figlia di Giorgio Drassich, nata a Pinguente (Pola) il 7 luglio 1896, deceduta a Trieste il 5 maggio 1945, ferita da un colpo di arma da fuoco il 2 maggio a Trieste.
E' quindi un sito filo-italiano - e di conseguenza una fonte insospettabile - ad affermare che la Drassich - e la sua morte - non c’ entrano nulla con il corteo del 5 maggio, anche perché l’ora registrata della sua morte nei registri dell’ Ospedale Maggiore è quella delle cinque del mattino, decisamente prima dello svolgimento del corteo.
Tempi e modi della morte di Giovanna Drassich erano e sono noti e dimostrabili. Ma vediamo l’ineffabile sito della Lega Nazionale: “Claudio Burla, Carlo Murra, Mirano Sancin, Graziano Novelli, Giovanna Drassich caddero il 5 maggio del 1945, all'imbocco di via Imbriani, sotto una scarica di mitragliatrice di una pattuglia titina”. Il sito ha almeno il pudore di non proporre la fotografia di Giovanna Drassich e così si arriva all’assurdo che i morti sono cinque, ma le fotografie sono quattro. La cosa più incredibile è che questa “vulgata”, che è un autentico falso storico, è stata accolta dal Governo Italiano il quale ha conferito alla signora, insiemi agli altri caduti, il 19 gennaio 2006, la medaglia d’oro alla memoria con questa motivazione: “Animata da profonda passione e spirito patriottico, partecipava ad una manifestazione per il ricongiungimento di Trieste al Territorio nazionale, perdendo la vita in violenti scontri di piazza. Mirabile esempio di elette virtù civiche ed amor patrio, spinti sino all'estremo sacrificio. 5 maggio 1945 - Trieste”. Peccato che la signora Drassich a quell’ora fosse già morta ed avesse quindi qualche difficoltà a “partecipare ad una manifestazione”. Credete che qualcuno nel 2006 osò segnalare al Governo Italiano la terrificante “bufala” che stava prendendo ? Tutti zitti, dal giornale locale “Il Piccolo”, agli storici triestini tanto pronti a parlare di foibe, al Sindaco, ai partiti politici, compreso il Partito Democratico. Ecco come a Trieste si creano e si alimentano i falsi sulla nostra storia.
Secondo i verbali del pronto soccorso, Giovanna Drassich fu ricoverata dopo esser stata colpita da una pallottola vagante: evento, ahimè, frequente in quei tristi giorni.

martedì 26 marzo 2013

Scusi, dov'è il consolato?

A Trieste, da qualche parte, deve esserci il Consolato Generale d'Italia per il Territorio Libero di Trieste.
Io non sono riuscito a scoprire dove sia (non lo trovate sull'elenco telefonico, nè sulle pagine gialle... neanche Google vi sarà d'aiuto).

Eppure, da qualche parte, DEVE esserci... diamine, è previsto dalla legge!

Infatti, secondo il D.P.R. 226/1947, nella versione attualmente in vigore (*)




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Testo in vigore dal: 24-4-1948
vigenti al 26-03-2013
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 26 febbraio 1948, n. 226
Circoscrizioni territoriali degli Uffici consolari. (GU n.84 del 9-4-1948 )
== Articolo 1 ==
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visto il regio decreto 28 gennaio 1866, n. 2804;
Visto il decreto del Capo provvisorio dello Stato 18 aprile 1947, n. 266 e successive modificazioni;
Visto il decreto del Capo provvisorio dello Stato 5 agosto 1947, n. 878 e successive modificazioni;
Sulla proposta del Ministro per gli affari esteri;
Decreta:
Articolo unico.
Le circoscrizioni territoriali degli Uffici consolari sono stabilite come dall'unita tabella, vistata dal Ministro per gli affari esteri.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Dato a Roma, addi' 26 febbraio 1948
DE NICOLA
SFORZA
Visto, il Guardasigilli: GRASSI
Registrato alla Corte dei conti, addi' 1 aprile 1948
Atti del Governo, registro n. 19, foglio n. 12. - FRASCA
== TABELLA ==
Circoscrizioni territoriali degli Uffici consolari
[...]
SVIZZERA
BERNA (Cancelleria consolare presso la Legazione)
i cantoni di Berna, Friburgo, Neuchâtel e Soletta.
GINEVRA (Consolato generale)
il cantone di Ginevra.
LUGANO (Consolato generale)
il Canton Ticino.
- Locarno (Vice consolato).
- Chiasso (Vice consolato).
ZURIGO (Consolato generale)
i cantoni di Appenzello, Glarona, Lucerna, San Gallo, Sciaffusa, Svitto, Turgovia, Unterwalden Superiore e Inferiore, Uri, Zug e Zurigo.
- San Gallo (Vice consolato) (1).
BASILEA (Consolato)
i cantoni di Argovia, Basilea campagna e Basilea citta'.
COIRA (Consolato)
il Cantone dei Grigioni.
LOSANNA (Consolato)
i cantoni di Vaud e del Vallese.
TERRITORIO LIBERO DI TRIESTE
TRIESTE (Consolato generale)
il territorio dello Stato.

TUNISIA
TUNISI (Consolato generale)
il territorio della Reggenza.
[...]
Visto, il Ministro per gli affari esteri
SFORZA
(1) Ufficio di 2ª categoria.


* per verificare che si tratta effettivamente della versione in vigore:
1 - andare al sito http://www.normattiva.it/ricerca/semplice
2 - inserire come ricerca: numero 226 - anno(aaaa) 1948

domenica 10 marzo 2013

Un interessante telegramma diplomatico del 1974, destinato alle Ambiasciate USA a Roma e Belgrado, ed al Consolato USA a Trieste (documento recentemente declassificato):

http://aad.archives.gov/aad/createpdf?dt=2474&rid=61012&dl=1345


LIMITED OFFICIAL USE
PAGE 01 STATE 071519
43
ORIGIN EUR-25
INFO OCT-01 ISO-00 PM-07 L-03 CIAE-00 DODE-00 INR-10
 NSAE-00 PA-04 RSC-01 USIA-15 PRS-01 SP-03 SS-20 NSC-07
 SAJ-01 /098 R
DRAFTED BY /EUR:JCROOK/EUR/EE:HGILMORE/EUR/WE:RPGALLAGHER
APPROVED BY EUR:WSTABLER
EUR/EE - J.A. BAKER, JR.
EUR/WE - R. D. VINE
 --------------------- 018553
P 091827Z APR 74
FM SECSTATE WASHDC
TO AMEMBASSY BELGRADE PRIORITY
AMEMBASSY ROME
INFO AMCONSUL TRIESTE PRIORITY
AMCONSUL ZAGREB
LIMITED OFFICIAL USE STATE 071519
E.O. 11652: N/A
TAGS: PFOR, YO, IT
SUBJECT: TRIESTE ZONE B DISPUTE
REF: ROME 4821, BELGRADE 1569
1. IN DISCUSSING THE HIGHLY-COMPLEX, EMOTIONALLY CHARGED LEGAL ISSUE OF THE "FREE TERRITORY OF TRIESTE" WITH GOY AND GOI OFFICIALS AND DIPLOMATS FROM THIRD COUNTRIES, EMBASSIES SHOULD NOT RPT NOT GO BEYOND THE LANGUAGE OF THE OCTOBER 5, 1954 USG ANNOUNCEMENT REGARDING FOUR-PARTY MEMORANDUM OF UNDERSTANDING REGARDING THE FREE TERRITORY OF TRIESTE. US HERE STATED THAT US WILL "GIVE NO SUPPORT TO CLAIMS OF EITHER YUGOSLAVIA OR ITALY TO TERRITORY UNDER THE SOVEREIGNTY OR ADMINISTRATION OF THE OTHER". THIS CONTINUES TO BE OUR VIEW ON
SUBSTANTIVE ISSUES INVOLVED.
2. THE CITY OF TRIESTE IS INCLUDED WITHIN THE BOUNDARIES OF THE "FREE TERRITORY OF TRIESTE" AS DEFINED IN THE 1947 ITALIAN PEACE TREATY. CONSEQUENTLY THE FORMULATION "THE DISPUTE REGARDING THE FORMER FREE TERRITORY OF TRIESTE, NOT THE CITY" (BELGRADE 1569) IS MISLEADING,
AND SHOULD NOT BE USED. IF ASKED TO FURTHER EXPLAIN THIS FORMULATION, EMBASSY BELGRADE SHOULD INDICATE PRESS RELEASE REFERS TO CURRENT ITALY-YUGOSLAV DISPUTE REGARDING THE "AREA OF TRIESTE". THIS LANGUAGE IS SUFFICIENTLY IMPRECISE NOT RPT NOT TO COMMIT US TO A PUBLIC POSITION
CONCERNING THE LEGAL STATUS OF THE FREE TERRITORY OF TRIESTE, AND DOES NOT SUGGEST THAT WE RECOGNIZE THE EXISTENCE OF ANY QUESTION REGARDING THE STATUS OF THE CITY OF TRIESTE.
3. USE OF THE ADJECTIVE "FORMER" TO MODIFY THE PHRASE "FREE TERRITORY OF TRIESTE" SHOULD BE AVOIDED. BEGIN FYI PERMANENT LEGAL REGIME FOR GOVERNANCE OF FREE TERRITORY OF TRIESTE CONTEMPLATED BY 1947 TREATY OF PEACE WITH ITALY WAS NEVER FULLY IMPLEMENTED. HOWEVER, 1954 MEMORANDUM OF UNDERSTANDING BETWEEN US, UK, ITALY AND YUGOSLAVIA DID NOT TERMINATE JURIDICAL STATUS OF FREE TERRITORY. 1954 MEMORANDUM PROVIDED FOR TERMINATION OF US-UK MILITARY GOVERNMENT OF ZONE A AND SUBSTITUTION OFITALIAN CIVIL ADMINISTRATION, AND SIMILAR TERMINATION OF YUGOSLAV MILITARY GOVERNMENT AND SUBSTITUTION OF YUGOSLAV CIVIL ADMINISTRATION IN ZONE B. CONTINUING LEGAL CHARACTER OF FREE TERRITORY OF TRIESTE WAS NOT RPT NOT AFFECTED. END FYI. RUSH
LIMITED OFFICIAL USE