Domenica e lunedì si vota nelle scuole pubbliche.
Guardatevi intorno, guardate i soffitti, i bagni, le porte, l'intonaco.
Guardate dove noi tutto il giorno viviamo e cerchiamo nei nostri limiti umani di costruire, formare, conservare una memoria.
Guardate dove lavoriamo, in che condizioni e pensate che i vostri figli, i vostri nipoti passano più tempo della loro vita dentro quelle aule che in casa vostra.
E pensate che lì si forma un cittadino, la sua libertà, la sua vita.
POI VOTATE.
Questo bellissimo cartello (che mi è stato, purtroppo, segnalato con qualche settimana di ritardo rispetto alle ultime elezioni) a Trieste va contestualizzato.
Avremmo dovuto leggerlo per tutti gli ultimi 59 anni, in tutte le occasioni in cui siamo stati a votare per delle elezioni illegittime nel Territorio Libero di Trieste, che riguardavano lo stato che occupa il nostro territorio con un mandato di amministrazione fiduciaria, ma non ne ha la sovranità.
E vedere come progressivamente in questi 59 anni le scuole triestine decadevano: sia in termini di edilizia scolastica, ma anche di qualità dell'insegnamento.
Oggi, che siamo finalmente consapevoli che "TRIESTE NON E' ITALIA", alla prossima tornata elettorale (che non è lontana...) questo cartello andrà completato con un bel "POI ESERCITATE IL VOSTRO DIRITTO DI NON-VOTO ATTIVO"
Nessun commento:
Posta un commento