Camera dei Deputati - XVI Legislatura
progetto di Legge per la Concessione di una promozione a titolo onorifico ai militari profughi per l'applicazione del trattato di pace del 1947 A.C. 4994
Le problematiche del confine orientale italiano: quadro storico.Le problematiche del confine orientale italiano traggono origine dalle conseguenze del secondo conflitto mondiale: in base al Trattato di pace del 1947, il confine italiano veniva infatti retrocesso in direzione occidentale, in favore della Jugoslavia, che aveva subito l'aggressione nazifascista e figurava in quel momento tra i vincitori, grazie anche all'appoggio sovietico e al fortissimo movimento di resistenza guidato da Tito.
[...]
Peraltro l'art. 21 dello stesso Trattato prevedeva la costituzione del Territorio Libero di Trieste (TLT), a cavallo del confine tra i due Stati. Tuttavia tale entità territoriale non vide mai la luce, poiché le Parti non trovarono l'accordo sulla designazione del Governatore che avrebbe dovuto amministrare quella zona. Venne quindi preferita una soluzione di compromesso, con la suddivisione del Territorio in due zone: la zona A, comprendente Trieste ed il territorio italiano circostante, sotto l'amministrazione alleata e la zona B, comprendente i distretti di Capodistria ( Slovenia) e Buie (Croazia) in territorio jugoslavo, sotto la sovranità della Jugoslavia. Con il Memorandum d'intesa firmato a Londra il 5 ottobre 1954 si determinò infine il passaggio della zona A, sotto amministrazione alleata, all'amministrazione italiana. Tale demarcazione dei confini divenne poi definitiva con gli Accordi italo-jugoslavi di Osimo del 10 novembre 1975.
COMMENTO: interessante che qui si parla di zona A sotto AMMINISTRAZIONE (prima alleata e poi italiana), e di zona B sotto SOVRANITA' Jugoslava...
Quindi, non si fa minimamente cenno ad una eventuale sovranità italiana sulla zona A.
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