mercoledì 26 dicembre 2012

Risoluzione in Commissione 8-00193 presentata da ROBERTO ANTONIONE

fonte: http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_16/showXhtml.Asp?idAtto=57189&stile=6&highLight=1&paroleContenute=%27RISOLUZIONE+IN+COMMISSIONE%27


Atto Camera

Risoluzione in Commissione 8-00193
presentata da
ROBERTO ANTONIONE
mercoledì 18 luglio 2012 pubblicata nel bollettino n.685

La III Commissione (Affari esteri e comunitari), premesso che:
con l'allegato VIII del trattato di pace del 1947 venivano costituite nel porto di Trieste alcune aree all'interno delle quali era consentito il traffico ed eventualmente la trasformazione delle merci in regime di esenzione doganale;
va ribadita la necessità di mantenere queste aree per favorire le operatività in essere e possibilmente svilupparne delle nuove;
appare necessario modificare tali zone spostandole e o accorpandole all'interno delle strutture portuali e o retroportuali che consentano una loro ottimizzazione economica e commerciale;
secondo alcune interpretazioni giuridiche nessuno può modificare o spostare i cosiddetti «punti franchi» senza l'esplicito consenso di tutte le nazioni che hanno sottoscritto il Trattato di Pace del 1947;
tale interpretazione è, ad avviso dei firmatari del presente atto, totalmente errata anche alla luce di numerosi e ripetuti episodi che hanno visto il prefetto di Trieste e commissario di Governo disporre sospensioni e spostamenti di tali aree con un semplice decreto prefettizio;
l'interpretazione corretta è quella che vede attribuire la piena disponibilità di tali zone alla potestà governativa così come più volte affermato dal Ministro degli affari esteri e dai funzionari dell'ufficio del contenzioso diplomatico;
l'amministrazione comunale tramite il sindaco ha ripetutamente sollecitato una puntuale definizione della questione al fine di elaborare le opportune strategie di sviluppo della città e del suo porto;
vanno considerate le nuove esigenze operative legate anche a particolari vincoli architettonici insistenti su alcune importanti infrastrutture localizzate in particolare nel «punto franco» del porto vecchio di Trieste;
è indispensabile che a tale scopo siano gli enti locali ad assumere autonomamente le scelte più idonee d'intesa con le linee strategiche di sviluppo nazionale;
è essenziale per lo sviluppo economico della città di Trieste della regione Friuli Venezia Giulia e più in generale per il nostro Paese una ridefinizione di tali superfici,
impegna il Governo
a chiarire la corretta interpretazione dei trattati internazionali sulle questioni di cui in premessa.
(8-00193) «Antonione, Menia, Rosato».

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